9/01/2009

Cosa racconteremo ai figli che non avremo di questi cazzo di anni zero?

Riprendendo una frase ormai "culto" di Vasco Brondi (Le Luci della Centrale Elettrica), cosa racconteremo ai figli che non avremo di questi cazzo di anni zero (almeno musicalmente parlando)?

Visto che la decade si sta concludendo, cerchiamo di tirare qualche somma dividendo fra le cose che andrebbero ricordate e le cose di cui avremmo fatto sicuramente a meno, ma che ricorderemo.


ANDREBBERO RICORDATI

Fra le cose positive abbiamo avuto ottime cose da alcuni reduci degli anni '90 (
Radiohead e Tool su tutti, ma anche "Vespertine" di Björk e i Nine Inch Nails), ma la linea comune dei "reduci" è stata comunque quella di mantenere alto il successo con lavori di mestiere senza tantissimo da dire (magari giusto per andare in tour da sold-out), basti pensare agli album che hanno pubblicato gente come U2, Red Hot Chili Peppers, Oasis, Green Day (anche se "American Idiot" verrà sicuramente ricordato), The Offspring, Pearl Jam, Depeche Mode, Placebo, Foo Fighters, Dream Theater, Jamiroquai, Air, Lenny Kravitz, Weezer, Incubus, R.E.M., Dave Matthews Band e Metallica (questi ultimi tre in ripresa con i rispettivi ultimi album). Però li inserisco fra le cose positive perchè comunque sono rimasti fra i pochi punti di riferimento della musica che conta a livello mainstream. Altri reduci degli anni '90 come i Manic Street Preachers e Primal Scream sono andati avanti per la loro strada non trovando più il grande successo. Mentre altri hanno avuto una vera e propria seconda vita come i Dinosaur Jr. degli ultimi due album. I Blink-182 invece hanno realizzato il loro miglior album prima di sciogliersi. Infine gli Audioslave, supergruppo formato da pesi massimi degli anni '90 (R.A.T.M+Cornell al posto di Zack) hanno realizzato un buon primo album prima di perdersi per strada con due album dimenticabili.


L'Indie-Rock, il genere che probabilmente (nelle sue varianti) ha dato di più alla musica in questa decade. Dopo gli insegnamente anni '90 di band come Pavement, Built To Spill e Neutral Milk Hotel, nei '00 il genere è esploso definitivamente. Molto importante in questo senso l'album di debutto dei
The Strokes, ma anche gruppi come Arcade Fire, The White Stripes, Franz Ferdinand, Arctic Monkeys, Modest Mouse, Broken Social Scene, The National, The Shins, The Libertines, The Notwist, Tv On The Radio, Death Cab For Cutie, Bloc Party, The Hives, Idlewild, The Decemberists, Okkervil River, Yeah Yeah Yeahs, Fleet Foxes, My Morning Jacket, Spoon, Vampire Weekend, Belle and Sebastian, The Raconteurs, Black Rebel Motorcycle Club, Clap Your Hands Say Yeah, Deerhunter, Death From Above 1979, Wolf Parade, Art Brut, The Maximo Park, Glasvegas, Cold War Kids, MGMT, Kasabian, Kaiser Chiefs, The Black Keys, The Kills, The Walkmen, The Gossip e The Wombats. Bene anche alcuni padri dell'indie rock degli anni '90 come Flaming Lips, Mercury Rev, Built to Spill e Yo La Tengo Importante anche la branchia dell' indie rock alle prese con il Post-Punk revival dai toni dark con gruppi come Interpol, Editors, White Lies e The Horrors e quella che ha cercato di ricreare la fusione fra musica funk/dance e il post-punk con nomi come The Rapture, Liars, !!!, The Faint, LCD Soundsystem, Klaxons (e il movimento nu-rave) e l'ironia dei Electric Six


Il Post-Rock, o meglio la sua evoluzione "epica-sognante-in crescendo". Negli anni '90 il post-rock classico era quello della decostruzione e delle sperimentazioni di Slint e Tortoise. Oggi si usa lo stesso termine per un genere abbastanza diverso come i grandissimi
Sigur Rós e Mogwai (che già nella scorsa decade pubblicarono capolavori ), i Godspeed You! Black Emperor, gli Explosions in the Sky e i giapponesi Mono. Interessante e degno di nota anche il post-rock elettronico dei 65daysofstatic

Un certo revival dello shoegaze, contaminato di varie influenze: elettroniche nei
M83, post-grunge nei Silversun Pickups, sperimentali nei Have A Nice Life, più classiche nei A Place to Bury Strangers, più indie nei The Raveonettes


La parte buona del nu metal, movimento/moda evoluzione del rapcore di 15 anni prima contaminato con influenze di vario tipo, dal metal al pop passando per l'elettronica. Un genere (come l'Indie Rock) ombrello che ricopriva band molto differenti. Fra i gruppi spesso accostati al Nu Metal degni di "passare alla storia" ci sono sicuramente i
System Of a Down ("Toxicity" è un must-have), i Deftones di "White Pony", i Korn (fino al 2002), qualcosa degli Slipknot e i primi Mudvayne. Il crossover di Hed (PE), One Minute Silence e Disturbed. In ambito modern rock/ post grunge non male i Godsmack e anche i primi degli Staind e dei Chevelle, così come i post-creed Alter Bridge e il Post-Grunge elettronico dei Vex Red (durati troppo poco)



Poi ci sono casi isolati, lontani da movimenti/generi di massa, come i Queens Of The Stone Age
e il loro stoner rock, il country-rock dei Wilco, i Mars Volta (soprattutto/quasi esclusivamente il debutto), il math-rock dei Battles (e Foals), gli A Perfect Circle, i Dredg, Oceansize, i Porcupine Tree, i Mew, i Trail Of Dead, i Parts & Labor, i tedeschi Rammstein, i francesi Phoenix, Joanna Newsom, meteore (purtroppo spente troppo presto) come i Grandaddy, i Gomez e gli Eels (già protagonisti sul finire dei '90), i Soulsavers con Lanegan, l'hard rock revival dei Wolfmother, la pazzia di Animal Collective, Devendra Banhart, Panda Bear e Grizzly Bear i colori di Of Montreal e Polyphonic Spree, il chitarrismo di John Mayer (meglio live che su disco) e il Il pop artistico di Patrick Wolf e Bat For Lashes.


I nuovi gruppi da stadio, ogni generazione ha band in grado di raggiungere le masse con una proposta onesta e in alcuni casi personale e decisamente degna di nota. Il gruppo che forse più di tutti rappresenta questa categoria sono i
Coldplay. Ma anche i Muse e in forma minore (almeno dal lato qualitativo) The Killers e ultimamente i Kings Of Leon (vedremo se il loro successo clamoroso di questi giorni sia solo un fuoco di paglia o meno). Questi sono fra quei gruppi che riempiranno stadi e continueranno a vendere molto bene.


Sul lato dell' elettronica come non citare i
Daft Punk (ottimo "Discovery") dei '00, ovvero i Justice, il dubstep di Burial, il genio di Four Tet, i Röyksopp di "Melody A.M.", i The Knife, i Basement Jaxx, gli Avalanches, il primo album dei Goldfrapp, i Boards Of Canada, The Field, i vecchi Coil, l'electro-pop dei Ladytron, i Moloko, gli Hot Chip, l'electroclash dei Fischerspooner e Peaches, Tiga, Junior Senior, Hercules & Love Affair, il tango moderno dei Gotan Project, Moby (all'inizio del decennio perchè poi ne ha azzeccate poche), i Pendulum e il grandissimo ritorno dei Portishead del 2008


Per quanto riguarda il metal è stata una decade molto interessante, a parte i già citati Tool e System Of a Down, è stata la decade del post-metal/sludge, basti pensare a gruppi come
Isis, Neurosis (già fondamentali nella scorsa decade), Mastodon e Cult Of Luna. Outsider i grandissimi Agalloch, il prog degli Opeth, l'evoluzione sonora degli Ulver, i Boris e i droni estremi dei Sunn O))) e "Dopethrone" degli Electric Wizard . Buoni i lavori degli Iron Maiden dopo una decade da dimenticare e buon successo per i Nightwish. A livello mainstream è andato alla grande il nuovo metalcore (discreti gli Avenged Sevenfold), spesso però con gruppi poco degni di nota, degni di nota invece i Converge, i Dillinger Escape Plan e i Protest The Hero. Mentre in ambito post-hardcore e le sue evoluzioni da ricordare i Brand New, i Thrice, i Rise Against, i Circle Takes the Square, i Gallows, i Fucked Up, "The Argument" dei Fugazi e il grandissimo "Relationship Of Command" degli At The Drive-In. Qualcosa di buona anche in ambito "emo" dai Jimmy Eat World, dai Finch e dai Dashboard Confessional. Da ricordare anche il periodo post-Departed che ha portato in alto per qualche mese il folk-punk di Flogging Molly e Dropkick Murphys

Sul lato cantautorale da ricordare sicuramente
Damien Rice, Antony and The Johnsons, Sufjan Stevens, gli ultimi attimi di Elliot Smith, Cat Power, Bon Iver, Bright Eyes, Sun Kil Moon, Badly Drawn Boy, Bonnie "Prince" Billy, Ben Harper, The Tallest Man on Earth, Ryan Adams, David Gray, Rufus Wainwright, il Beck di "Sea Change", il Brian Wilson di "Smile", le cover di Johnny Cash e i sempre grandi Nick Cave, Tom Waits, Scott Walker e Bob Dylan. Abbastanza bene, fra alti e bassi, anche Bruce Springsteen, che comunque ha mantenuto un grande seguito in tutto il mondo.

Il post-brit pop molto in voga nella prima parte (grazie al successo dei Coldplay) di decade di
Travis, Stereophonics, Embrace (questi tre gruppi già star nella decade precedente), Doves, Elbow, Starsailor, Snow Patrol e in forma meno interessante ma comunque di successo dei Keane. Il New Acoustic Movement che per qualche tempo sembrava potesse esplodere con gruppi come Kings Of Convenience e Turin Brakes

Molto importante anche l'evoluzione dell' hip hop in questa decade. Se dal lato mainstream oltre ad un grandissimo decadimento ci sono state ottime cose da parte di
Kanye West, Eminem (i primi due), OutKast e Jay Z ("Black Album" e "Blueprint"), le cose più interessanti sono arrivate dal lato più sperimentale e innovativo come il post-hip hop dei cLOUDDEAD / Why?, il compianto J Dilla, Common, Madvillain e DOOM, il grime/Uk hip hop di The Streets e Dizzee Rascal, i CunninLynguists, Lupe Fiasco, Matisyahu, Missy Elliott, "Tha Carter III" di Lil Wayne, l'ultimo di Mos Def, il rap claustrofobico dei Dalek e El-P, la grande M.I.A., i sempre ottimi The Roots, Atmosphere, i N.E.R.D e i lavori di confine dei Gorillaz di Damon Albarn (con Deltron 3030)

Da ricordare anche le meteore The Darkness (e il loro revival di certo glam-rock), The Dandy Wharols e
Gnarls Barkley


In ambito pop, è sicuramente stata la decade di più grande decadimento (ne parlo poi dopo). Parlando di generi sono stati dieci anni in cui si sono alternati, teen-pop, r&b/pop, pop-rap, soul-pop, emo-poprock pseudo punk e ultimamente un certo revival di electro-pop. Fra le poche cose degne di nota Amy Winehouse (e l'ondata retro-soul...vedi Duffy e Adele), il milionario pop-jazz di Norah Jones, il pop-finto-stupido-ma-non-stupido di Lily Allen e
Kate Nash, il debutto di Alicia Keys, il neo-soul della grande di Erykah Badu e di Maxwell, Amy MacDonald, Paolo Nutini, James Morrison, Corinne Bailey Rae, Dido, Jack Johnson, John Legend, Joss Stone, Kelis (all'inzio), KT Tunstall, La Roux, Mika, Regina Spector, Scissor Sisters, Nelly Furtado (quando ha fatto cose serie), le prime cose 2Step di Craig David (prima di perdersi), Melanie C (che ha saputo proporre qualcosa di diverso dagli sgambettamenti delle colleghe) e il pop di massa ma comunque decente di Madonna, Gwen Stefani, Kylie Minogue e Robbie Williams. Incredibile il ritorno al successo dei Take That in una veste più seria e credibile. Non da buttare neanche i lavori solisti di Justin Timberlake, decisamente meglio che quelli con gli NSych



VERRANNO RICORDATI, MA NE AVREMMO FATTO ANCHE A MENO.

Iniziamo con una serie di cose non completamente da buttare ma comunque trascurabili, in poche parole se ci fossero state o meno, sarebbe cambiato poco
.

Il mainstream rock made in USA dei Nickelback, dei Daughtry, dei Saliva, dei Theory Of Deadman, degli Hinder, dei 3 Doors Down, dei Bon Jovi (non ne hanno azzeccata una in questa decade) e di quel furbacchione di Kid Rock. "Chinese Democracy" dei Guns n' Roses, un flop in tutti i sensi e i Velvet Revolver, qulche buon pezzo l'han fatto ma troppo poco.

Buona parte dei gruppi in zona-nu metal, che definirei passabili e piacevolmente ascoltabili ma che musicalmente hanno fatto più danni che altro (rovinando un genere che in partenza aveva molte cose da dare): i
Linkin Park (carino il primo, l'ultimo indecente), gli Evanescence (poco nu metal ma comunque siamo sempre in questa area), i Limp Bizkit (che nei '90 qualcosa di buono l'avevano fatto), i P.O.D., i Crazy Town, i Lostprophets, i Papa Roach, gli Hoobastank. Tutte band di successo e poco altro. In ambito "truccati", il "love-metal" degli HIM è appena passabile, mentre Marilyn Manson ha completamente perso di vista il lato artistico della sua musica.


Il punk-pop di questa decade ha accentuato ancora più il lato pop (diventando sempre più sola immagine) rispetto alle buone cose fatte da Green Day e Offspring la decade precedente. I
Good Charlotte, i Sum 41, i Simple Plan, i Yellowcard, i Paramore sono ottimi (cattivi) esempi.

Il "nuovo emo", che non ha nulla a che vedere con quello degli anni '90, commercializzazione e conseguente moda adolescenziale, formata da gruppi con discrete capacità ma completamente sprecate...qualche nome?
Fall Out Boy, My Chemical Romance, 30 Seconds To Mars, Panic At The Disco e The Used (il primo era buono), senza scomodare l'infinità di cloni e gruppettini vari usciti sulla scia del successo di queste band.


Tutti quei gruppi che si ostinano a proporre cose retrò, senza aggiungere nulla di personale come i
Jet. Tante meteore, innocue, discrete ma che purtroppo a pare 1-2 pezzi di successo non hanno lasciato nessun segno: Feeder, American Hi-Fi, Agustana, A, The Fratellis, The Feeling, Hard-Fi, The Enemy, The View, The Last Goodnight, The Calling, The Ark, The Rasmus ecc..

Certo metal fine a se stesso dei
Dragonforce, Bullet For My Valentine, Trivium, Atreyu, gli ultimi In Flames (i primi invece sono stati anche piuttosto importanti), i Bring Me the Horizon



Fra le cose di cui potevamo fare sicuramente a meno c'è tutto il rap stereotipato e pieno di clichè che ha invaso le televisioni (in USA soprattutto ma anche da noi non è passato inosservato) nella prima parte del decennio, i principali colpevoli? 50 Cent,
Diddy, Akon, Soulja Boy, Chingy, The Black Eyed Peas, Flo Rida, Chamillionaire, Fabolous, Ja Rule o Nelly, solo per citarne alcuni. Così come alcune star dell' epoca d'oro del rap si sono trasformate in questa decade nella parodia di se stessi.

Le cose mezze latine e mezze rap di
Sean Paul, Daddy Yankee o Pitbull. A proposito di cose latine...un Santana completamente da dimenticare.

La sovraesposizione di
Timbaland, che può avere avuto anche l'intuito giusto a metà del decennio, ma poi si è spinto troppo oltre, diffondendo le sue basi un po' ovunque. Il Pop-R&B al maschile che vorrebbe imitare i vecchi grandi del genere ma con un occhio (e spesso tutti e due) alle classifiche...gente come Usher, Ne-Yo o Chris Brown.


Le dive-pop del decennio, alcune dotate da un oggettivo talento vocale (sprecato) come
Christina Aguilera, Anastacia, Leona Lewis e Beyoncè (e le Destiny's Child che potevano puntare ad essere le TLC del nuovo millennio ma han buttato tutto all'aria), altre messe li semplicemente a fare due passi di danza e poco altro come Britney Spears, Jennifer Lopez, Katy Perry, Lady Gaga, Rihanna o peggio ancora Paris Hilton. Ovviamente non potevano mancare i "gruppi" ed ecco Pussycat Dolls (no comment), Girls Aloud e Sugababes (qualcosa di simpatico l'hanno fatto all'inzio). Poi ci sono state chi sulla carta avrebbe avuto le capacità di proporre qualcosa di buono ma che si sono accontentate di stare alle leggi del mercato, vedi Pink e Shakira.

Le due vocal-dive degli anni '90, Mariah Carey e Celine Dion non hanno fatto altro che riproporre se stesse sempre con meno idee, ribadendo la loro nullità in qualsiasi ambito musicale, voce esclusa.


Il peggio però lo si è raggiunto con il Teen-pop in tutte le sue varianti (credo però che il peggio sia quel teen-pop/rock che vuole spacciarsi come rock)... qualche nome.. Tokio Hotel, Avril Lavigne, Jonas Brothers, Blue, NSync, Miley Cyrus, Kelly Clarkson, Jesse McCartney, Demi Lovato, Hilary Duff, Alizee, Jessica Simpson, Ashlee Simpson, Michelle Branch, Ashley Tisdale, The Veronicas, Cinema Bizarre, Aaron Carter, Lindsay Lohan, Busted e Kelly Osbourne (vi sfido a fare una lista peggiore).

In USA, il country totalmente storpiato a favore dei numeri di Taylor Swift e Rascal Flatts.

I gruppi pop rock con niente da dire e da dare come i
Maroon 5, i OneRepublic, i The Script o i The Fray.

Gli incravattati della nostra generazione di successo clamoroso, Michael Bublè, Josh Groban e il gruppo
Il Divo.

"Scream" di
Chris Cornell, disco assurdo nella sua bruttezza...scelta inspiegabile, un neo grosso come una casa all'interno di una grande carriera, tutti ci si chiede perchè?

La dance-tormentone di
Bob Sinclar, David Guetta, DJ Bobo, Basshunter, Cascada, Tiesto ecc...fino ad arrivare agli abissi di Crazy Frog. A proposito di tormentoni come non dimenticarsi delle Las Ketchup?

Fra gli abissi sicuramente anche Kevin Federline, i ridicoli Attack Attack! (il crabcore!!!) e
Brokencyde

3 comments:

FaXsA said...

Sono un grande "fan" di questo blog e in particolare mi interessano i dati di vendita e gli articoli e recensioni riguardanti il campo musicale. Questo bel articolo mette in evidenza i diversi lati della musica attuale e in particolar modo la sua espostizione al pubblico e quello che oggi deffiniamo commerciale; anche se è da premettere che tutta la musica è "commerciale" perchè serve in genere per portare soldi a casa (certo ci sono modi e modi). Io mi appassiono non solo di classifiche ma anche di voci musicali ed in particolare di quelle femminili... nel tempo le cose sono andate cambiando; si è partiti dalle girlsband anni '90, per poi giungere a quei generi latino pop/ rock pop, per andare a finire alla musica attuale che si trova divisa in due: musica senza dubbio pop ma con forti accenti dell'rnb e del soul e musica più ispirata all'America con un pop/hip dance... ebbene non si potrebbe mai fare un paragone fra Anastacia e Lady Gaga come uno fra Shakira e Britney Spears... ma a me piacciono particolarmente! Questo di certo non fa presumere il fatto che io sia oramai "posseduto" dalle discografia ma per fortuna nel mondo esistono idee diverse che molto spesso si oppongono ma comunque sono idee... comunque volevo semplicemente esprimere un mio pensiero alla lettura di questo articolo davvero simpatico (attenzione non ridicolo!) che vorrebbe fare un sunto della musica recente... alla prossima!

Unknown said...

sei proprio un mito.

Antonio Izzo said...

bellissimo post.. illuminante